Il politically correct svuota e manipola invece di liberare

Il politically correct svuota e manipola invece di liberare

È una strada molto feconda cercare vissutamente il vero, per esempio per un cristiano con l’aiuto della Chiesa e anche di ogni persona. Ciò significa imparare ad accettare il cammino di ciascuno con i doni ed i limiti di ciascuno. Pensiamo agli uomini del politically correct, spesso mossi dal potere e dal denaro, che li orientano a seguire l’aria che tira.

La strada della democrazia cerca di accompagnare la crescita sulla reale via del soggetto specifico. Dunque, entro i normali limiti del consentito, non pretende di imporre verità, fossero anche evidenti e condivise dai più. Se quel tale vuole vivere nel politically correct lo faccia. Il cercatore del vero non costringe gli altri, li accetta, ma anche nella propria vita e con chi lo desidera cerca il vero.

Ciò comporta fare discernimenti, non appiattirsi in un falso, omologante, buonismo nel quale non vi siano vie ritenute sbagliate, anche se qualcuno nel proprio percorso si trova inconsapevolmente a viverle. Certo più si cerca il vero più si sarà indotti a cogliere ogni sfumatura valida di cui in mille modi qualcuno si può fare portatore.

Ma il vero e il non vero vanno distinti. Il politically correct vuole imporre la sua visuale con un falso neutralismo che annulla la ricerca altrui e sottilmente dà per scontati e naturali i propri orientamenti. Per cui per esempio il cristiano non può cercare il vero mentre l’errore dell’altro quando fa comodo non deve essere sottoposto a valutazione nella ricerca di qualcuno. L’obiettore di coscienza che vada contro le disumanità del sistema non ha alcun diritto. Mentre quello che infrange la legge per imporre la visuale dell’apparato è un eroe.

Viviamo in una società che sradica fin dalla scuola la ricerca del vero e svuota e manipola omologando ognuno. È un’educazione imposta, invece di aiutare ciascuno sulla via della propria autentica maturazione. Una lotta di potere. Si può dare chi è interessato solo a tale dominio e chi per esempio asseconda la scuola neutralista per sradicare un credo più diffuso del suo. Preferendo così svuotare anche i fedeli della sua stessa religione.

In tale contesto la persona non è aiutata a cercare la sincera e serena sé stessa e ad accettare e ad accogliere gli altri, impatando a recepire il buono da loro. Si è continuamente bombardati da falsi proclami di bene in nome degli interessi di qualcuno, alla fine sempre dei potenti. Vedere che il re è nudo è l’inizio della rinascita personale e sociale.