Lc 11,15-26 venerdì 11 ottobre 2024, XXVII settimana del tempo ordinario, anno pari
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
***
Solo l’amore comprende le persone, le situazioni. L’animo cattivo può vedere il male dove non c’è e addirittura puo giungere alla calunnia. Persino Gesù ha subito queste cose. Nel cammino di crescita gradualmente comprendiamo l’importanza di ascoltare tutti, di imparare da tutti ma anche impariamo a non farci condizionare né confondere da chi non ama. Qui Gesù osserva che si può partire con un animo buono, con intenzioni buone ma poi in vari modi può accadere che cessi questo cammino sincero di continua crescita, che si dia tutto per scontato, che si viva il bene in maniera automatica senza chiedersi sempre in modo nuovo come ascoltare la parola di Cristo, come viverla. E così la fede può tendere a spegnersi e l’uomo senza accorgersi di ciò comincia a vivere uno sguardo amareggiato, giudicante gli altri. Questo brano mostra la comprensione di Gesù anche per quelle persone che vedevano in lui il male. Fa loro comprendere che bisogna vigilare sulla crescita, che non bisogna dare per scontato di essere brave persone ma sempre scegliere il bene in modo rinnovato e come se fosse il primo momento in cui la luce ci ha preso per mano, non trasformare la vita religiosa in un’abitudine senza cuore.
Il male che torna (Vangelo di venerdì 11 ottobre 2024 e commento)
Lc 11,15-26 venerdì 11 ottobre 2024, XXVII settimana del tempo ordinario, anno pari
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
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Solo l’amore comprende le persone, le situazioni. L’animo cattivo può vedere il male dove non c’è e addirittura puo giungere alla calunnia. Persino Gesù ha subito queste cose. Nel cammino di crescita gradualmente comprendiamo l’importanza di ascoltare tutti, di imparare da tutti ma anche impariamo a non farci condizionare né confondere da chi non ama. Qui Gesù osserva che si può partire con un animo buono, con intenzioni buone ma poi in vari modi può accadere che cessi questo cammino sincero di continua crescita, che si dia tutto per scontato, che si viva il bene in maniera automatica senza chiedersi sempre in modo nuovo come ascoltare la parola di Cristo, come viverla. E così la fede può tendere a spegnersi e l’uomo senza accorgersi di ciò comincia a vivere uno sguardo amareggiato, giudicante gli altri. Questo brano mostra la comprensione di Gesù anche per quelle persone che vedevano in lui il male. Fa loro comprendere che bisogna vigilare sulla crescita, che non bisogna dare per scontato di essere brave persone ma sempre scegliere il bene in modo rinnovato e come se fosse il primo momento in cui la luce ci ha preso per mano, non trasformare la vita religiosa in un’abitudine senza cuore.