I sepolcri dei profeti

I sepolcri dei profeti

“Guai a voi (potere vario, NdR), che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri” (Lc 11, 47-48).

Che significa ciò? Non forse che i profeti da morti possono venire addomesticati dal potere? Grande grazia è tornare sempre vissutamente e rinnovatamente al vangelo, senza ritenere di aver già compreso tutto di Gesù. Mentre lui stesso ha affermato che lo Spirito ci condurrà alla verità tutta intera ricordandoci quello che Cristo stesso ha vissuto e trasmesso. Lasciatevi portare oltre, metanoeite, dice Gesù all’inizio della sua predicazione.

Per esempio: quale boccone pure intinto dà a Giuda il giorno dell’istituzione dell’eucaristia? Ai discepoli di Emmaus dà il pane spezzato, l’eucarestia, e solo allora si aprono loro gli occhi. Non ricevono la comunione dopo essersi confessati ed essere stati assolti. E nel capitolo 6 di Giovanni Gesù afferma di essere il pane della vita e che non respingera’ chi andrà a lui.

L’amore di Gesù può scandalizzare. Notiamo la fatica degli stessi apostoli a stargli dietro: allontanati da me che sono un peccatore dice Pietro al Maestro in Lc 5. E: tu non mi laverai i piedi…  E come mai solo Giovanni riporta questo episodio (cap 13)?

Dunque anche con il cuore fondamentalmente aperto ci si può inceppare. Figuriamoci se si vive per esempio di codici di potere, di regole meramente formali…