I pupazzi del potere pretendono unita’

I pupazzi del potere pretendono unita’

Non basta la gente isolata e spogliata di tutto, spiritualmente, umanamente, materialmente, non basta il parlamento uniformato, i pupazzi del potere pretendono unità. L’omologazione deve essere totale. Il dato di fatto è che la pandemia ha accentuato la presa totale del potere da parte dei potenti del virtuale, finanza e big tech (i grandi di internet). Si formano due classi sociali: i pupazzi della formazione (nelle scuole i bravi insegnanti hanno le mani legate) e dell’informazione, degli apparati, al servizio dei citati potenti. Comprese le false contro élites dell’opposizione, quando sono gruppi di potere e non di plurale ricerca del vero, magari sbandierata dicendo che chi la pensa diversamente non accetta l’invito sui loro siti. Insomma in un modo e nell’altro gente che usa gli stessi sistemi, si considera elite e nel migliore dei casi è comunque chiaramente dipendente da altre forze esterne, come la Russia. Alla fine un’unica sostanza di potere. E l’altra classe, appunto la gente spogliata di tutto, isolata, manipolata.

 

Con la pandemia si è creato un sistema inattaccabile che spinge anche gli oppositori a salire sul carro dei vincitori. E le elezioni? Ormai l’apparato è pronto ad usare mille modi per aggirare e raggirare la democrazia. Quanto tempo occorrerà perché la gente lo comprenda e quanto occorrerà perché trovi il modo di difendersi? Dovrà accadere forse la devastazione totale perché, se qualcuno sopravviverà, si sviluppi un’autentica democrazia delle, fin dalla scuola, libere identità e del solo allora autentico scambio e di qui di una più viva partecipazione?