Heidegger, un paradosso attuale?

Heidegger, un paradosso attuale?

La cosificazione dell’uomo ad opera della ragione astratta viene colta con una certa lucidità da Martin Heidegger. Quando l’uomo ritiene di potersi salvare da solo si chiude in meri ragionamenti astratti, in mere prassi. Diviene schiavo della tecnica che scatena i suoi meccanicismi che irreggimentano i popoli, rendendoli vuoti automi manipolati dai prestigiosi fantocci dell’apparato al servizio di pochi veri potenti. Ma questi stessi non sono che schiavi di tali ingranaggi. Il mondo infatti procede così verso il crollo ed i loro figli non potranno venire esentati da esso.

 

Il citato filosofo comprende che non sarà facile uscire da tutto ciò, un salto di qualità può essere solo dono di una qualità diversa, spirituale, di un Dio. Ma qui potrebbe emergere, domando da profano, non specialista di Heidegger, un singolare punto di contraddizione. Pur consapevole delle cosificazioni della ragione astratta e del bisogno dello svelarsi dell’oltre, dell’essere, Heidegger cosifica anche tale essere finendo per considerarlo distinto ma immanente agli enti. Ogni cosa dunque resta senza senza autentico senso, senza causa esplicativa. In realtà l’essere, la vita, è Dio stesso, Amore, ecco il vero salto di qualità che può spiegare sempre più ogni cosa. Non è magari un caso che egli parli di “un” Dio, ossia di un ente e non della vita stessa, di Dio. 

 

Forse però questa è la sua possibile in quel momento apertura allo Spirito e va colta anche nel suo significato positivo, di accoglienza della Luce che viene a ispirare una ricerca. Unica via per la rinascita delle persone e della società. Ma rimane che il nostro pare giunto ad un passo dalla chiave di scioglimento dei nodi di questa epoca e poi finisca inconsapevolmente per vedere la stessa chiave come un nodo. Non è per certi aspetti ciò che accade oggi quando alla tecnica si oppone il falso senso di un omologante, appunto pragmatico, solidarismo invece, nei modi e nei tempi adeguati, della libera formazione, fin dalla scuola, nella identità ricercata e nello scambio con le altre?