Hans Kung e Heidegger

Hans Kung e Heidegger

Ogni persona è un dono di grazia con tante personalissime sfumature che possono in mille modi aiutare. Detto questo Kung per molti versi appare un prototipo di ciò che ha fatto sostenere persino ad un non credente come Heidegger che ormai solo un Dio ci può salvare. Il centrarsi, come Kung, sulla ragione è il dramma di questi secoli, che sempre più sta spogliando le persone di tutto omologandole e portando la società al crollo. Impressionante la pervicacia con cui ci si centra sui propri ragionamenti invece di cercare il discernere concreto del Gesù dei vangeli. È questa base comune a tutti gli orientamenti odierni lo scoglio immane da superare. Forse non a caso Maria ha detto a Fatima: Alla fine il mio cuore immacolato trionferà. Forse si dovrà fino all’ultimo bere il calice amaro della ubris (superbia) della ragione per essere costretti a cercare le vie di più vive, libere, plurali, ricerche umane integrali. In Una Chiesa famiglia mostro come le guide non di rado sono più strutturate mentre il popolo di fatto proprio per la sua umanità è in mille modi più aperto a beneficiare di una spiritualità rinnovata. Proprio come al tempo di Gesù.

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