Gesu’, la fede ebraica e la Parola di Dio

“Rispose loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei? Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre” (Gv 10, 34-38).

Gesù evidenzia una questione fondamentale latente nella fede ebraica: che senso avrebbe la Parola di Dio se non potesse operare nel cuore dell’uomo ma restasse qualcosa di esterno? Infatti la scrittura, egli osserva, dice degli uomini che ascoltano la Parola di Dio che sono dei. Gesù annuncia la Parola di rivelazione di essere il Figlio di Dio ed essa opera nello Spirito questa fede.

Per questo motivo quando pongono a Gesù domande sulla Legge spesso egli risponde citando la Legge e i profeti.