Cosa sblocca davvero

Si parla talora nella Chiesa di dispositivo di blocco consistente nel negarsi la possibilità di cambiare alcuni orientamenti in quanto caratteristici della fede trasmessa dalla tradizione. Si evidenzia la mera affettività di tali blocchi, non suffragata da sostanziose argomentazioni. A me pare che in realtà si possa trattare sia in alcuni bloccatori che in alcuni sbloccatori di tendenze che scaturiscono da una stessa cultura razionalista.

Se l’uomo viene ridotto a ragione astratta restano poi un’anima disincarnata ed un resto emozionale-quotidiano dell’umano.

Lo spiritualismo dell’anima disincarnata resta chiuso negli schemi delle dottrine acquisite. Il razionalismo progressista, meno attento alla vita spirituale, mira ad uno sblocco ispirato da ragionamenti prodotti da un’attenzione in parte positiva alla mentalità del tempo ma a rischio anche qui di astrazioni e distorsioni varie. Oppure si può trattare di uno sblocco pragmatista (il terzo residuo sopra citato) che tende a gettarsi nella vita pratica in varia misura dimenticando i riferimenti in quanto astratti.

Gesù ha detto che lo Spirito ci condurrà verso la verità tutta intera sempre più profondamente riportandoci all’essenziale dei vangeli. Dunque vi sono tante cose che si potranno vedere in modo rinnovato proprio sulla base di ciò che davvero è imperituro della fede.

Ma ciò avverrà in una maturazione nello Spirito lungo la storia ossia con il contributo di ogni credente nella Chiesa e anche imparando dagli altri.

Non si tratta di ragionamenti, strutturalmente distorcenti sia quando conservatori sia quando progressisti. Si tratta di maturazione con l’aiuto di tutti, dunque di un discernimento che si fa sempre più divino e umano in Gesù. La ragione astratta è chiusa nei propri ragionamenti schematici e quindi è piena di dispositivi di blocco: ruoli, competenze, codici di apparato, fasulle notorietà di sistema, formalismi che chiudono in varia misura il cuore all’opera della grazia da ovunque provenga, direttamente da Dio, dalle persone, dall’universo.

Si può dunque trattare talora di dispositivi di blocco contrapposti, se vogliamo di dialogo in varia misura tra sordi.

Si può osservare che la tendenza pragmatista prima largamente minoritaria può aver a suo modo provocato un salutare dissodamento del terreno dalle astrazioni precedenti (https://gpcentofanti.altervista.org/una-chiesa-famiglia/). Ma vi è il rischio che per difendersi dalla preponderanza storica delle altre due finisca talora per parlare di incontro, di sinodalità ma a patto che la si assecondi in tutto. Finendo tra l’altro per appaiarsi al dramma del pensiero unico imperante, che sta spogliando la gente di tutto. Bloccando più di prima in nome dello sblocco.