Contributi su alcune questioni dottrinali

Contributi su alcune questioni dottrinali

Premetto che per me è commovente e mi fa tanto crescere sperimentare il dubbio circa visioni della dottrina di persone di cui mi pare di conoscere la particolare bontà. Dio è più grande della teologia e guarda le intenzioni del cuore! Inoltre è evidente che nella Chiesa il libero dibattito teologico vissuto nella profonda comunione e obbedienza ad essa è di aiuto alla sua crescita. Diverso per vari motivi può risultare in varie circostanze il dialogo sensato nell’ambito pastorale. Quelle che pongo qui sono dunque solo domande e non affermazioni certe.

In riferimento alla possibilità di donare alcuni organi dopo la propria morte forse ciò di per sé non dovrebbe venire permesso in caso di dipartita del testatario per causa violenta. Per non incentivare neanche lontanamente in tale direzione.

Circa i sacramentali si può ritenere che essi siano grazie che rimandano al sempre rinnovato attingere ai sacramenti, dai quali traggono la fonte del loro esistere. Per esempio l’acqua benedetta nell’acquasantiera all’ingresso di una Chiesa dona di attingere al battesimo, è uno stimolo e un aiuto in direzione del sacramento della riconciliazione…

Dio benedice il graduale, personalissimo, cammino di coppie omosessuali che vivono nel bene a loro possibile e che in tante cose magari è ricco di doni che altri ancora non hanno. Non è insensato dunque benedire tali coppie proprio perché la benedizione è in ordine al sacramento in tal caso anche del matrimonio. Queste persone esprimono un desiderio di famiglia che non può ricevere il sigillo del matrimonio ma sono in cammino verso la pienezza della loro vocazione, che beneficia in vario modo dell’esistenza di ogni sacramento. I sacramenti, come ogni grazia, sono doni in vario modo personali e comunitari, comunionali. Rischiano di essere riduttive visioni individualistiche dei sacramenti. Concezioni spesso risalenti al vivisezionare del razionalismo che può venire oltrepassato dal cercare il discernere del cuore divino e umano di Gesù sul quale scende lo Spirito come una colomba.