Autoblocchi alla rivoluzione

Autoblocchi alla rivoluzione

Il potere dei grandi media in mano a pochi ha già permesso largamente la dittatura del pensiero unico. E gli artifici manipolativi si sviluppano in modo crescente. Ci vengono propinate teorie davvero incredibili raccontate come fossero del tutto naturali. Pensiamo al dover sentire che le grandi banche stanno assorbendo le piccole per il bene dei cittadini.

È necessario sviluppare prima possibile reti alternative di comunicazione. E qui emerge un problema decisivo. Finché l’alternativa sarà composta dai protagonismi di tanti piccoli capipopolo le reti avranno difficoltà a svilupparsi più di tanto. Infatti si tratterà in miniatura della stessa legge del più forte, frutto di questa società della mera tecnica svuotata di un vero aiuto alla maturazione e partecipazione autentica delle persone.

Bisogna dare libero spazio a tutti, aprire ad una sincera ricerca della verità, non predeterminata da certi criteri, con persone e codici che decidono al posto degli altri cosa serve e cosa no. Sarà la gente a cogliere gli spunti interessanti, le perplessità, le esperienze, che pure possono far riflettere, insomma ogni cosa che può stimolare vere indagini. Speriamo che non sia un dramma ancora peggiore di quello che stiamo vivendo a mostrare con ulteriore impellenza la necessità della via della libera crescita integrale e della libera partecipazione di ciascuno.

Su queste scie il quotidiano la Croce sta aprendo piste sotto molti aspetti nuove e interessanti. https://gpcentofanti.altervista.org/una-pista-mediatica-nuova/