Ancora esempi

Ancora esempi

L”episodio della cananea mostra che Gesù è mandato solo alle pecore perdute della casa d’Israele. Gesù è ebreo, nato a misura per quella gente. Da risorto appare talora sotto altro aspetto perché figlio della storia di quella specifica persona. Figlio dell’uomo specifico. Si rivela gradualmente nella vita di quella specifica persona. Inoltre si rivela agli altri popoli non da solo ma con l’aiuto della comunità ebrea la quale tradurrà la Parola al vivo per date persone.. Ecco anche perché Gesù non scrive. Non parla in astratto ma sempre a persone particolari, dal vivo. La Parola va trasmessa prima di tutto al vivo.

Ci si può per esempio chiedere se nei paesi che hanno come cibo base il riso Gesù non avrebbe usato quell’alimento per l’eucarestia. Intanto osserviamo che in tali paesi forse la fede cristiana si è diffusa di meno forse anche perché sentita come d’importazione. La Madonna acheropita di Guadalupe sembra non ebrea ma meticcia, india e spagnola.

Gesù non parla di fede e ragione ma matura nello Spirito che scende delicatamente, a misura, come una colomba ed in questa crescita vede ogni cosa in modo sempre nuovo.

Gesù parla un linguaggio ricco di sfumature. Il giudizio universale mostra che nel paradiso si ama, il figliol prodigo mostra che in paradiso Dio ci porta se accettiamo la sua misericordia. Il suo problema non è sanzionarci ma rispettare la nostra scelta ed aiutarci con delicatezza, se lo vogliamo, ad aprire il cuore. Così il purgatorio non è una punizione ma la sua delicatezza.

Giairo è uno dei capi di una sinagoga condizionata dagli interessi d’apparato, che succhia il sangue alle persone. Ma l’amore per la figlia morente gli fa superare ogni calcolo e chiede a Gesù di andare da lei. Rischiando la sua posizione di notabile. Allora si rimette in moto la gente di quella sinagoga. È tutto un sostenersi reciproco nella grazia di Dio che ora sta venendo. Giairo ora è chiamato il capo della sinagoga.

Gesù è sempre attento ai bisogni integrali, alla crescita a misura, delle specifiche persone. Pensiamo alla moltiplicazione dei pani. Lì tra l’altro il miracolo avviene con l’aiuto dei discepoli che incoraggiano le persone a sedersi, come chiesto da Gesù. La gente aiutata dalla fede dei discepoli si “mette a tavola” pur non essendovi possibilità di mangiare. Il cibo viene dato a quelli seduti ma quelli ne avranno dato a chi era rimasto in piedi e tutti ne avranno poortato ai loro familiari e conoscenti che non erano lì. È tutto un diffondersi graduale della grazia con l’aiuto a misura di ciascuno.

Sono domande alla comune ricerca di Gesù.