I tre riduttivismi del razionalismo e alcune loro sfumature

Lo spiritualismo è una tendenza che prende in considerazione più l’anima che anche il corpo, più i valori che tutto l’uomo. Può aver assunto varie configurazioni. La gnosi, per esempio, si può considerare una forma di falso spiritualismo tutto basato sulla conoscenza. Si può dare anche uno spiritualismo pelagiano, nel quale la persona punta sulle proprie forze morali.

Lo spiritualismo non aiuta la consapevolezza della coscienza spirituale e psicofisica, ossia del cuore integrale. Si limita al cammino delle intenzioni che però meno attente a tutto l’uomo finiscono per risultare variamente disincarnate. In questi secoli intellettualisti lo spiritualista delega, con sospetto, il resto dell’umano sul piano conoscitivo al razionalismo, mentre tende a considerare poco gli aspetti del vivere quotidiano. Si può puntare su un piccolo resto di puri e duri. Il razionalismo conoscitivo dello spiritualista con i suoi schematismi può talora condurre ad un forte conservatorismo o a forme, inconsapevoli in una persona attenta allo Spirito, di modernismo. In entrambi i casi si è succubi di una cultura circa la quale non si è trovato il bandolo della matassa.

 

Il razionalista tende a schematismi che possono ridurre la spiritualità ad un’etica, il discernimento a forme di scientismo. Può prevalere l’intellettualismo modernista ma anche qui le mescolanze possono risultare tante e diverse tra loro. L’eticismo può per esempio venire influenzato dal forte afflato della tradizione di un popolo che però si vuole meccanicamente trasfondere in altri ambienti. Un costume sociale variamente imposto dall’alto. Il razionalista può tendere a vedere lo spiritualismo come una religiosità per pochi eletti. E certe forme di pragmatismo come nient’altro che un razionalismo della vita concreta mentre altre per esempio come tendenze allo svuotamento.

 

Il pragmatismo rifugge dalle astrazioni spiritualiste e razionaliste tuffandosi nel vivere concreto. Ma restando l’intellettualismo il generale riferimento culturale il pratico può finire per gettare il bambino con l’acqua sporca. I riferimenti della crescita sono considerati troppo schematici e possono perciò venire considerati sempre meno, non cercando più adeguati modi per viverli. Il pragmatismo può orientare al solidarismo con sfumature varie di pensiero unico. Si può giungere ad un filantropismo imposto dall’alto. Dove si parla di pluralismo ma di fatto non si dà spazio, nemmeno nei tempi e nei modi adeguati, allo sviluppo anche delle identità oltre che dello scambio. Si può tendere, anche ingannevolmente, a ridurre le fedi a mere tradizioni culturali, esaltare un civismo omologante. Un orientamento che si chiama umanitario ma svuotando le persone le rende consumatori isolati persi in una massa anonima. Gente manipolata e oppressa dalla dittatura soft di apparati al servizio di pochi veri potenti del denaro.

 

Si può riconoscere forse anche, per esempio, l’orientamento della spiritualità profetica ebraica. Tendenzialmente, anche se con molti se e ma di fatto, un cammino più attento all’uomo tutto intero. Vi sono poi altre religiosità e filosofie, come quelle asiatiche. Ma si può riscontrare non di rado il secolare diffondersi di un sostrato razionalista che tende a ripetere le frammentazioni tra anima, ragione astratta e vita pratica. 

 

Il succedersi nella storia per esempio della Chiesa delle oscillazioni tra questi, non di rado variamente inconsapevoli, riduttivismi del razionalismo può aiutare ogni tendenza ad uscire da sé stessa. Si può percepire, si può gradualmente entrare, in un oltre: il discernimento del cuore (integrale, proprio quello trattato dai profeti ebrei) nella luce serena, a misura. Il cuore che in un cammino ben al di là degli schemi viene portato con semplicità dallo Spirito verso (e grazie a) i riferimenti sostanzialmente immutabili della fede, imparando dalla Chiesa e da ogni uomo. Il dono di riconoscersi piccoli, creature, tra le braccia di Dio si rivela rinnovatamente la chiave che scioglie ogni nodo, apre ogni strada.